TESSERE DI UN MOSAICO CHIAMATO ZINZINUSA
Fu infinito il tempo, o uomo, prima del nascere,
infinito è quello che resta nell'Ade.
Quale parte resta di vita se non che un punto,
o qualcosa ancor meno d'un punto pur breve?
Hai la vita breve che t'opprime, però
dolce affatto è, ma della morte più brutta.
Or di tale, uomo, perfetta d'ossa compagine
fatto, tu voli su verso le nuvole e il cielo:
senza ragione, uomo! Il verme all'estremo del filo
sta posato sopra veste ancor non tessuta.
Ecco nudo il cranio spellato, molto più brutto
pur di quanto sia scheletrito un ragno.
Giorno dopo giorno quanto sei bravo cercando
vivi, uomo, qui dedito a semplice vita,
sempre questo in mente fino a che vivi serbando,
di che paglia tu, uomo, risulti composto.
LEONIDA DI TARANTO